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Indice
Esercitazione 2
Esercizio 1: ''getopt''
Scrivere un programma C che prende in ingresso 4 opzioni da linea di comando codificate con '-n', '-m', '-o', '-h' nel modo seguente:
nome-programma -n <num. intero> -m <num. intero> -o <stringa> -h
Il programma dovrà stampare sullo standard output le opzioni riconosciute valide con il relativo argomento. L'opzione '-h' non ha argomento e corrisponde al messaggio di uso.
Effettuare il parsing della command line utilizzando la funzione di libreria getopt
(man 3 getopt),
Esercizio 2: puntatori a funzioni
Estendere l'esercizio 1 associando ad ogni opzione del main una funzione che ne faccia la gestione e la stampa sullo standard output. Ad esempio, la gestione dell'opzione '-n' viene fatta dalla funzione 'arg_n(const char*)' la quale convertirà l'argomento associato all'opzione ad intero e farà la stampa sullo standard output. Memorizzare tali funzioni in un vettore con nome 'V'. Utilizzare completando il seguente frammento di codice main.
int main(int argc, char* argv[]) { ... // controllo di argc ed inizializzazione del vettore V con i puntatori a funzione while ((opt = getopt(argc,argv, "n:m:o:h")) != -1) { switch(opt) { case '?': { <gestione parametro non riconosciuto> } break; default: // invocazione della funzione di gestione passando come parametro l'argomento restituito da getopt if (V[opt%4]( (optarg==NULL ? argv[0] : optarg) ) == -1) { <gestione errore> } } } return 0; }
Esercizio 3: funzioni rientranti
Si consideri il seguente programma:
#include <stdio.h> #include <string.h> int main(int argc, char *argv[]) { if (argc != 3) { fprintf(stderr, "use: %s stringa1 stringa2\n", argv[0]); return -1; } char* token1 = strtok(argv[1], " "); while (token1) { printf("%s\n", token1); char* token2 = strtok(argv[2], " "); while(token2) { printf("%s\n", token2); token2 = strtok(NULL, " "); } token1 = strtok(NULL, " "); } return 0; }
Riscrivere il programma precedente (che produce un output non corretto) utilizzando la chiamata di libreria strtok_r
al posto di strtok
.
NOTA: se si utilizza lo standard ISO 99 o 11 (-std=c99/11), per evitare i warnings del tipo “implicit declaration of function X” aggiungere la seguente opzione di compilazione “-D_POSIX_C_SOURCE=200112L”, oppure dichiarare il prototipo della funzione (copiando la segnatura dal man della funzione), oppure inserire la seguente define prima del primo include:
#define _POSIX_C_SOURCE 200112L
Esercizio 4: numeri random
Generare N
numeri casuali interi nell'intervallo [K1,K2[
utilizzando la funzione rand_r()
. N, K1 e K2 sono passati come argomenti del main opzionali, e se non forniti dall'utente assumono valori di default sulla base di opportune #define
(es. N=1000 K1=100 K2=120). Il programma deve restituire il numero di occorrenze di ciascun intero i
nell'intervallo [K1,K2[
e stamparle sullo standard output. Un esempio di output prodotto considerando K1=0 e K2=10, è il seguente:
Occorrenze di: 0 : 10.25% 1 : 9.97% 2 : 9.48% 3 : 9.77% 4 : 10.19% 5 : 10.93% 6 : 9.80% 7 : 9.93% 8 : 10.00% 9 : 9.68%
Esercizio 4: valgrind
Verificare la correttezza degli accessi in memoria utilizzando valgrind
dei programmi realizzati nell'esercizio 1 e 2. Verificare che non ci siano “memory leaks” all'uscita del programma.
Valgrind permette, fra l'altro, di capire se le variabili sono inizializzate prima del loro uso, se accediamo a memoria gia' deallocata o mai allocata o a zone non inizializzate.
Passi da eseguire:
- compilare il file da verificare con l'opzione
-g
per includere le informazioni di debugging (anche se non è strettamente necessario per l'uso di valgrind). - eseguire il programma con
valgrind
nel modo seguente :
bash$ valgrind ./prova
in questo modo, a schermo verranno riportare le infrazioni rilevate nell'accesso alla memoria. Ad esempio, invalid read o invalid write sono accessi in lettura o scrittura a memoria non allocata o gia' deallocata.
Con l'opzione –leak-check=full
(attenzione, davanti a leek c'e' un doppio '-'), valgrind fornirà dettagli per ogni blocco di memoria che non è più raggiungibile o che, pur essendo raggiungibile, non è stato liberato, dando anche l'informazione di dove il blocco è stato allocato.